Beneteau Owner Italia

Ciao a tutti, finalmente anche in centro adriatico un bel vento, sono uscito molto spesso con equipaggio ridotto, io e mia moglie, con 15 - 18 nodi e più, una mano di terzaroli, trasto randa leggermente sottovento, barca di bolina abbastanza equilibrata e corre, mi diverto tantissimo. Sotto raffica però riesco soltanto a manovrare il trasto, la scotta neanche a parlarne o mollo il timone e ci provo con tutte due le mani o nulla è durissima, poco demoltiplicata, ho la necessità di installare il fino per demoltiplicare e gestire la randa.
Ho letto nel forum che molti adottano il fino con successo
Posto un disegno con lo schema attuale.

Ma che paranco hai 4 a 1 La randa di quanti mq è Se si avvicina ai 30/35 mq. passa ad un paranco 6 a 1 e risolvi il problema. Poi si puoi aggiungere anche la regolazione di fino.
Buon vento

Con quel vento, solo in due, in bolina senza ridotta (fino) non riesci a lascare. O prendi due mani o vai un pò sventato. Sul 27.7 la randa è troppo importante, deve avere la ridotta per forza, ed è una delle cose migliori della barca, insieme ai punta piedi a ribaltina, dato che comunque la barca è nervosetta e sbanda volentieri. La mia, come tutte,aveva i due circuiti separati e la ridotta era un paranco separato che si regolava indipendentemente con i camcleat sulle panche. Di bolina si usa solo quello e il trasto. Dal disegno che hai fatto, ne esce un mescolone dei due circuiti, che parrebbe già demoltiplicato e sufficiente. Come già detto nel forum, la barca non è facilissima e dipende molto dalla regolazione perfetta della randa che nel bene e nel male ne condiziona molto le prestazioni.

concordo in tutto con riki, oltre 7-8 nodi senza la ridotta la randa non si può gestire. Lo schizzo che hai fatto non mi convince ( o non lo capisco). Nella mia ci sono tutti e due la manovra principale e quella fine; solo quest'ultima è manovrata sui cam nelle panche, mentre l'altra è sulla traversa a poppa assieme al trasto. se occorre metto una foto o faccio uno schizzo di come è la mia.
b.v.

Grazie a tutti, posto delle foto del circuito attuale a compendio dello schizzo postato.
Se qualcuno può postare delle foto o uno schizzo del proprio circuito gli sarei molto grato.
La randa è la Elvstrom originale in dacron di circa mq 28.

...effettivamente il circuito è unico, quindi è stato modificato dall'originale che ne aveva due separati. Probabilmente funziona anche meglio dato che con quello originale si aveva sempre tanta scotta d'avanzo tra i piedi. Visto così parrebbe già ben demoltiplicato e mi fa strano che occorra tanta forza per lascare. Io le foto non posso più farle, ma ci penserà sicuramente Lunagalana che è preciso e "un cultore della materia". BV

Quando ho comperato la barca aveva questo circuito senza fino e vi assicuro che con vento ci vuole una bella forza, soprattutto se timoni, con un carico sul paranco randa di Kg 200 / 25 il rapporto dovrebbe essere minimo 8 :1
Aspetto Lunagalana o altri che postino le foto o schizzi del circuito originale.
Ciao a tutti

Pensavo di utilizzare dei bozzelli che ho già e realizzare un paranco 6 : 1 + fino 3 : 1, rapporto totale 18 : 1, come da disegno allegato, avrei un carico sulla scotta randa di circa Kg 12 - 14 con una pressione di Kg 220 - 250.
Forse è un pò esagerato ma sicuramente leggero con ogni condizione di vento e velatura.
Aspetto comunque foto e disegni dei vostri.
Ciao a tutti

Non temere di esagerare, anche perchè la regolazione di fino, lo dice la parola stessa, non credo ti sia utile quando devi lascare di brutto sotto raffica. Non pensare solo alle regate,tieni conto che un giorno ti può capitare di fare una traversata e con mare che monta riuscire a tenere la rotta solo stingendo al massimo e ancora di più sfruttando le raffiche. Questo, secondo la mia esperienza lo puoi fare lavorando di randa, lascare e cazzare, lascare e cazzare, ma non solo di fino.Quindi esagera, metti l'uno e l'altro.

quello che proponi qui è lo schema previsto originariamente dal cantiere.
ciao

ciao, quoto franco_tv, anche la mia è così, e se nasce così un motivo ci deve essere. il primo schizzo che hai messo a me non convince perchè tutto lo sforzo della regolazione normale viene trasferito nel golfare al centro del bozzello che come vedi non è contrastato sotto in quanto c'è la cabina di poppa; se non è successo niente hai fatto un bel collaudo o magari il precedente proprietario aveva preso informazioni sicure.
Il secondo schizzo che hai postato è quello corretto: nella mia il ramo parallelo al boma che congiounge i due paranchi e và alla regolazione fine finisce con un moschettone e passa su una pastecca; in tal modo il paranco del fine può essere tolto e non imbarazza il pozzetto.
A suo tempo ho preso in considerazione una soluzione quasi analoga alla prima da te postata utilizzando però una torretta con due uscite, una per la regolazione normale ed una per la regolazione fine; ma temevo di scoperchiare la cuccetta di poppa; altra considerazione è che trasferendo tutto al centro del pozzetto perderesti per sempre la possibilità di sgomberare il pozzetto da tutti gli intralci durante le rade e i momenti conviviali.
Io riporterei le cose come in origine
b.v.

In effetti nella soluzione attuale con il rapporto 4:1 la randa è complicata da gestire, anche con venti sui 10 - 12 Kn, realizzerò il circuito come da secondo schizzo. I carichi sulla coperta sia che il circuito sia diretto che con il fino, credo si concentrano comunque sul golfare e quindi sul pozzetto della cabina di poppa, penso che Beneteau, se fa uscire la barca con questo circuito, abbia calcolato i carichi.
Buone vacanze a tutti
Massimo