Beneteau Owner Italia

Non mi è ancora capitata la necessità di dover ridurre la randa in solitario. O meglio è una operazione che ho cercato di evitare perchè mi preoccupa un po' andare all'albero in situazione di vento sostenuto.
Mi dite come fate con il Firstino senza timone automatico?

Io per sicurezza avvolgerei prima il fiocco, poi in bolina molto stretta lascherei la randa, lascherei il vang, quindi lascherei la drizza randa, andrei all'albero per fissare l'anello al gancio, poi cazzeri il terzarolo e successivamente la randa.
Rimango in attesa dei preziosi consigli. Grazie!

Io ho sicuramente meno esperienza di te Caro Eugenio
Ti dico quello che mi hanno insegnato: in primis sempre e comunque la sicurezza e con questo intendo o imbragati o con giubbetto e relativa cintura, poi cordone(cinghia di sicurezza) fissata in pozzetto o ad una life line.
Puoi fissare il timone con due cimette magari elastiche in modo da tenerlo in rotta, la mia se mollo per qualche minuto tendenzialmente mi va all'ora...ma con calma...
Io lascierei il fiocco come si trova(almeno finchè non dai la mano alla randa).
Partiamo una volta che siamo noi in sicurezza, bolina stretta, lasco vang, lasco scotta randa, lasco drizza randa fino al punto segnato(o la prima mano o la seconda, personalmente preferisco la seconda), esco dal pozzetto e vado all'albero, incoccio l'anello per la seconda mano, torno in pozzetto, cazzo drizza randa a ferro, cazzo scotta randa, cazzo vang.....riappoggio leggermente perchè la barca è all'orza....se è il caso riduco leggermente il fiocco....

Caro Eugenio, bella domandina la tua!!

Adesso provo a spiegarti come la vedo io.

Innanzi tutto una premessa fondamentale:
Le vele vanno ridotte in anticipo rispetto alla reale necessità sia per semplificare la manovra
che per aumentare la sicurezza. Allora quando?
Un vecchio adagio dice che i terzi vanno presi non appena ti passa, per la prima volta, per la testa
che è il caso di farlo!

La riduzione di un genoa, montato su un rollafiocco, viene meglio in un' andatura al lasco largo.
La barca senza sbandamento è piatta sull' acqua e con la vela sotto sventatura della randa
la forza da applicare alla borosa del rollafiocco è minima.

Per quanto riguarda la randa, la procedura classica prevede un' andatura di bolina con fiocco a segno e randa
lasciata fileggiare sottovento ma, in solitario e in assenza di un pilota automatico, questa procedura non è applicabile.

L' alternativa che io utilizzo quando navigo da solo ( pure io non ho il pilota automatico! ) è mettere la barca alla cappa:

Con le vele a segno per un'andatura di bolina viro sulle altre mura senza mollare la scotta del fiocco il quale rimane a collo.

Sulle nuove mura lasco la scotta della randa fino a farla fileggiare completamente sottovento.

Scontro completamente la barra sottovento e la blocco ( è sufficiente uno stroppo di cima fissato con un nodo parlato alla barra e bloccato alla galloccia sottovento ).

In questa situazione il fiocco a collo tende a portare la barca alla poggia ma è contrastato dalla pala del timone che tende a portarla all' orza. Il risultato è che la barca, non più sbandata e piatta sull' acqua, scarroccia lentamente e tranquillamente sottovento.

Paradossalmente l' intensità del vento che apprezzavi sembra diminuita ( è in effetti lo è visto che non esiste più l'apparente ) e la randa, libera da pressioni, potrà essere ridotta più facilmente.

Completata la presa dei terzi, per riportare la barca in navigazione, basta liberare la barra e completare il passaggio del fiocco.

Ti consiglio di allenarti all' intera manovra ( più di una volta ) con venti moderati e mare calmo...

Ciao Bernard....allora io sbaglio??? O sono abituato al pilota utomatico?

Bella la tua soluzione in cappa....con tutta calma....bisogna provarla, non ho mai dato mani da fermo.

eliminato

"fare una gassa alla scotta randa che all'occorrenza collego ad un moschettone "...mhm... cosi' se cadi in acqua cazzi la randa a ferro?
Io di solito faccio tutto con la il timone tra le gambe e continuo a veleggiare con solo fiocco a segno: lasco la randa, lasco vang, lasco drizza fino al segno fatto in precedenza sulla drizza (qualche volta la stecca alta si imbroglia con le sartie...), scatto da 100metrista all'albero, fisso mura, torno in pozzetto, cazzo borosa, poi drizza, poi scotta e via! Se non c'e' troppo mare va bene, altrimenti cappa o pilota! Se sono solo SEMPRE legato a lifeline!
Buona estate, Paolo

Tu Paolo fai similare a me....alora forse non sto sbagliando.....

"fare una gassa alla scotta randa che all'occorrenza collego ad un moschettone": lo faccio anch'io ma solo senza pilota automatico. In teoria credo che cazzando la randa con il peso del MOB, non essendoci nessuno al timone, la barca dovrebbe diventare orziera ed andare filo al vento. In tal modo dovrebbe rallentare o fermarsi, agevolando la risalita a bordo (ma sottolineo credo) (naturalmente il tutto è relativo alle dimensioni del nostro guscio).
ciao

In ogni caso, sia riducendo in navigazione, sia alla cappa, trovo utilissimo avere all'albero uno strozzatore per la drizza (per tutte le drizze, perchè anche per spi e fiocco può servire). Così dall'albero si ammaina la randa quanto serve, si fissa il nuovo punto di mura (molto più comodo se la randa è con dog-bones) e la si mette nuovamente in tensione. Poi, ritornati in pozzetto, si recupera la drizza e, cazzandola dal winch, la si libera dallo strozzatore all'albero, prima di passare a regolare la borosa. Alla fine l'unico fastidio viene dai cimini del lazy jack che bisogna prima lascare bene e portare all'albero dal lato sottovento per evitare problemi con le stecche, poi rimettere in tensione per contenere la parte ridotta della randa.
Ciao
Aldo

No Limo, non stai sbagliando: quella che tu fai è la procedura classica.
Solo che la fai in solitario, con la barca sbandata e in velocità, con le tele sotto pressione
e con la necessità di fare "scatti da centometrista all' albero"...

Perchè tutto questo stress visto che non siamo in regata?

La barca alla cappa è come una tranquilla isoletta galleggiante dove puoi far lentamente
tutta la manovra anche fumandoti una sigaretta!

La cappa per un solitario, come qualcuno ha già accennato prima, è una situazione sicura
in cui puoi fare tutti quei lavoretti critici ( come tentar di aggiustare un motore che non parte,
districare una drizza incattivata alle sartie, ammainare il code 0 rollato per sostituirlo con
un'asimmetrico da poppa ecc. ) con tutta la lentezza e la tranquillità che vuoi.

Provare per credere!!!

Ringrazio tutti per gli interessanti suggerimenti.

Mi sembra che ancora una volta Bernard abbia sfoderato la saggezza dell'uomo di mare che ha navigato a lungo ed ho la riconferma che questo forum è molto ben frequentato.

Quando volete fare una uscita sul lago d'Iseo sarei felice di ospitarvi!
Buon vento!

ciao eugenio.. non ho letto le altre risposte e forse se ne è già parlato..

Io, navigand spesso da solo, uso un sistema di rinvio in pozzetto della seconda mano di terzaroli in modo che faccio tutto dal pozzetto senza scrollarmi da li...
In pratica mollo drizza randa sino al punto interessato, poi cazzo la mano di terzaroli ( che è rinviata in pozzetto con una serie di passaggi che se vuoi ti spiego) e poi drizzo nuovamente la randa...

Grazie Bernard...studio per bene e provo alla prima occasione, o meglio appena mollo gli ormeggi.

BV

Per Giottina:
Ciao, ho anch'io il rinvio in pozzetto della mano di terzarolo, ma se non vai all'albero come riesci ad infilare l'occhiello della randa nell'apposito gancio posto sull'albero sotto il boma?
Devi prima infilare l'anello, successivamente cazzare la drizza della randa, poi stringere il terzarolo, oppure viceversa. Francamente non so quale delle due operazioni è meglio fare prima.
In tutti i casi penso che il consiglio di Bernard di mettersi in cappa per rendere la situazione più tranquilla e sotto controllo sia un'ottimo suggerimento.

no.. tu hai rinviato il pozzetto la mano per cazzare la borosa.. cos' come abbiamo tutti.. Devi passare una cima nell'anello lungo la randa usando un bozzellino poi scendere e ritornare in pozzetto nel senso opposto, e cioè dall'alto verso il basso..
Faccio un video nel fine settimana, a dirlo è più difficile che a farlo.

Per la cappa? Si è vero è la procedura giustama in mare una volta con punte di 30 nodi e onde di un metro e mezzo stavo finendo in mare sia io che giottina...


BV

Interessante la tua soluzione, rimango in attesa di una foto.
Grazie mille, Ciao!